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Il welfare aziendale rappresenta un modo per le imprese di prendersi cura dei propri collaboratori e delle loro famiglie, migliorando la loro qualità della vita e la soddisfazione sul lavoro. Questo è possibile attraverso una vasta gamma di iniziative, beni e servizi, come ad esempio assicurazioni sanitarie, programmi di formazione, servizi di assistenza all’infanzia, supporto psicologico, attività sportive, buoni pasto e molto altro ancora.

Perché il welfare aziendale conviene a collaboratori e aziende

Il welfare aziendale è un vantaggio per le aziende, i collaboratori e le loro famiglie,  un “win-win” reciproco, e può essere una scelta vincente per chi cerca di costruire un ambiente di lavoro più soddisfacente e produttivo.

È conveniente per le imprese perché aiuta a migliorare il clima organizzativo, a migliorare la produttività, ad attrarre e trattenere talenti, ad aumentare la fiducia e la soddisfazione dei lavoratori e migliorare la reputazione dell’azienda, a ridurre l’assenteismo. In Italia, le aziende stanno sempre più spesso adottando piani di welfare aziendali, anche perché le norme italiane incentivano le aziende a fornire questo tipo di benefit, offrendo loro vantaggi fiscali e contributivi.

Per accedere a questi benefici, le aziende devono seguire alcune norme, tra cui l’obbligo di redigere un regolamento interno, garantire la trasparenza sui benefit offerti e rispettare le disposizioni sul lavoro e sulla privacy dei dipendenti.

Welfare aziendale in Italia

In Italia, esistono diverse norme che agevolano la diffusione del welfare aziendale, come ad esempio la legge 104/92, che prevede agevolazioni fiscali per le imprese che assumono lavoratori con disabilità, e il Jobs Act, che ha introdotto la possibilità per le aziende di utilizzare il budget per la formazione dei dipendenti per finanziare anche progetti di welfare aziendale.

I piani di welfare aziendale possono essere implementati in due modi diversi, ma entrambi prevedono l’offerta di servizi e beni a beneficio dei lavoratori dipendenti per migliorare il loro benessere e la qualità della vita, sia direttamente, tramite l’azienda, o attraverso accordi sindacali. In ogni caso, questi benefit sono detassati per i lavoratori, il che significa che non sono soggetti a tassazione fiscale o contributiva e non concorrono alla formazione del reddito imponibile, fino ad un certo limite di spesa per l’azienda. Inoltre, i piani di welfare aziendale possono essere considerati come una forma di investimento sociale responsabile e come un modo per incentivare e motivare la forza lavoro. Le norme italiane, come la legge di stabilità 2016-2017, agevolano l’implementazione di questi piani e prevedono tetti di spesa e agevolazioni fiscali per le aziende che li adottano.

Il welfare aziendale nell’emergenza sanitaria Covid-19 è diventato un aiuto per i collaboratori, soprattutto per coloro che hanno fatto e che ancora fanno smart working, perché possono trovarsi in una situazione di stress e conciliazione difficile tra vita professionale e privata.

Anche le microimprese puntano a raggiungere obiettivi di welfare. L’incremento è dovuto sia alla semplificazione delle normative, sia alle maggiori risorse pubbliche stanziate per il welfare.

Vantaggi del welfare aziendale

Il welfare aziendale è diventato una necessità per le aziende per garantire il benessere dei propri collaboratori, personalizzando i servizi in base alle loro esigenze e offrendo loro una scelta di benefit. Ciò ha effetti positivi sulla motivazione dei collaboratori e permette alle aziende di essere competitive nel mercato del lavoro.

Le iniziative di welfare aziendale sono fondamentali per migliorare l’engagement dei dipendenti e quindi la produttività, riducendo al contempo l’assenteismo e il turnover. Creare un clima positivo e collaborativo in ufficio aumenta anche l’attrattività dell’azienda. Inoltre, la conversione dei premi di produttività in servizi di welfare consente anche di alleggerire il carico fiscale dell’impresa.

Oggi, le piattaforme digitali gestite da terzi semplificano ulteriormente la gestione operativa dei servizi di welfare aziendale. In questo modo, l’azienda può favorire la conciliazione dei tempi di cura e lavoro e migliorare il benessere dei propri dipendenti, creando al contempo un vantaggio competitivo sul mercato del lavoro.

I servizi di welfare aziendale offrono un valore aggiunto ai dipendenti e alle aziende, grazie alla loro detassazione, che consente al lavoratore di aumentare il proprio potere d’acquisto di circa il 40%. Questi servizi si adattano ai diversi bisogni e fasi della vita delle persone, aumentando la soddisfazione e il senso di considerazione dei lavoratori. Inoltre, i servizi di welfare favoriscono la conciliazione tra vita lavorativa e privata, riducendo lo stress correlato al lavoro, migliorando la concentrazione e riducendo la fatica, anche nella mobilità quotidiana. Questo si traduce in una maggiore motivazione e produttività dei collaboratori, che si riflette sull’employer branding e sulla capacità dell’azienda di attrarre e trattenere talenti. Inoltre, la conversione dei premi di produttività in servizi di welfare consente alle aziende di alleggerirsi del carico fiscale grazie alla deducibilità dei costi, mentre la gestione da parte di terzi delle piattaforme digitali semplifica ulteriormente l’offerta di servizi di welfare e ne riduce i costi operativi.

 

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